Preistoria
Testimonianze
della presenza umana nel territorio sin dall'epoca preistorica sono i diversi
ritrovamenti fortuiti di materiali litici quali
punteruoli, frecce, raschiatoi,
ecc..., effettuati tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo.
Molti di questi oggetti andarono poi perduti, ma lo storico P. Giordano Pierro, che evidentemente poté parlare direttamente con gli scopritori e vedere tali oggetti ci descrive della "scoperta di ossa, intenzionalmente spaccate e lavorate..." nonché di una "lancia di bronzo spuntata, di due fusaiole, da cocci ed altri oggetti, tutti protetti da lastroni di pietra calcarea".
Lo
stesso Pierro accenna poi ad una serie di nove punte di frecce o giavellotti in
silice che dice di età neolitica o quasi eneolitica, rinvenute in due fasi
distinte sul Monte Saraceno e nell'abitato di Cercemaggiore, attualmente in
deposito con i numeri d'inventario da 85429 a 85438 e da 6576 a 6580 presso il
Museo Nazionale Preistorico Etnografico "L. Pigorini" di Roma.
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